La resistenza al cambiamento - 

Perché alle persone spesso piace rimanere 

dove sono? - #2
Grazie alla lettura di questo articolo scoprirai tutto quello che ti serve sapere per superare la resistenza al cambiamento, ovvero quello che ferma la tua trasformazione.
 

“Il mondo odia il cambiamento, eppure è l’unica cosa che ha portato al progresso.”

– Charles F. Kettering

 
Il cambiamento ha sempre fatto parte della natura di noi esseri umani, ed è certo e inevitabile per la nostra sopravvivenza.
 
Ricordo bene l’ingente impegno mentale e fisico che ho dovuto sostenere – soprattutto inizialmente – per compiere la scelta di inseguire le mie passioni per farle diventare le mie attuali professioni.
 
Per fartela breve, ti confesso che sono trascorsi 2 anni dal mio primo corso di personal trainer, prima di iniziare a sentirmi sicuro di praticare il ruolo.
 
Ci ho messo un po’ per adattarmi all’idea di cambiare.
 
Puoi notare il fenomeno di cambiamento in varie sfaccettature.
 
Ad esempio, osservando come il tuo corpo sta trasformando con il tempo che scorre.
 
Lo puoi osservare dal tuo modo di esprimerti, comportarti ed interagire, dalle tue attività lavorative, dalle tue condizioni di vita e dai tuoi interessi.

Adattarsi richiede impegno 

da parte tua

La resistenza al cambiamento - Adattarsi richiede impegno da parte tua
Tuttavia, viviamo in un epoca dove, soprattutto nella cultura occidentale, comodità e ricchezza ci adagiano nella cosiddetta zona di comfort, nella quale il tuo cervello è in equilibrio ed è quindi meno stressato.
 
Alla materia grigia piace gestire la situazione con una decisa economia: per risparmiare energie modo naturale, ti aiuta a sviluppare varie abitudini e “rituali” che ti fanno sentire bene.
 
Di conseguenza, abbandonare una strada già consolidata (a volte anche limitante e/o nociva) per abbracciare un cambiamento, genera in te una situazione di stress emotivo e la tua reazione può essere di tipo:
Ideologica: la tua struttura mentale piuttosto rigida ti sta impedendo di procedere, perché percepisci delle incompatibilità tra i tuoi valori e convinzioni attuali rispetto al nuovo;
  •  
Ipossibilitata: hai capito di dover/poter cambiare, ma non stai riuscendo a percorrere nemmeno i piccoli passi, perché senti che ti mancano delle risorse emotive o comportamentali necessarie;
  •  
Oppositiva: la tua resistenza ti crea fastidio o rabbia, perché stai prendendo sul personale la questione e tendi a squalificare ogni tipo di possibilità di avanzare;
  •  
Collaborativa: procedi nella direzione con accondiscendenza, perché hai compreso di possedere tutte le risorse che ti servono per compiere i tuoi passi per poter cambiare;
 
Io stesso mi rendo conto che tendo ad avere reazioni diverse a seconda del tipo di cambiamento.
 
Mi ricordo bene quante energie mentali ho impiegato ad accettare la moltitudine di materiale che sapevo di dover studiare per diventare un vero professionista e differenziarmi dagli altri in modo positivo.
 
La figura del life coach può servirti proprio per comprendere come affrontare un cambiamento e ti prometto che te ne parlerò, più avanti, in questo articolo.

La resistenza al cambiamento è parte della nostra natura

Il continuo fluire di una vita colma di variazioni tende ad indisporci verso l’ignoto.
 
In presenza di un nuovo stimolo, la prima reazione che solitamente puoi avere è quella di avvertirla come un pericolo per il tuo stato di equilibrio.
 
E davanti ad una situazione di potenziale pericolo, il tuo cervello è progettato per reagire istintivamente in due modi, come naturale meccanismo di protezione: attacca (e quindi affronta), oppure fugge dalla situazione.
 
A seconda del caso, al cambiamento puoi notare casi in cui:
Resisti attivamente: punti a sfuggire dalla situazione, cercando di invertirle o comunque di diminuirne l’impatto che ha su di te. 
 
In questo caso hai l’obiettivo di annullare l’avvenimento che è in procinto di accadere, in modo da mantenere il tuo stato di agio raggiunto finora (relazioni interpersonali, abitudini e modi di pensare, …).
 
Lo scopo principale qui è allontanarti dal senso di insicurezza e instabilità che può generare in te;
 
Resisti passivamente: il tuo impegno a riguardo è praticamente assente. 
Durante questa scelta – conscia o inconscia che sia – di paralizzarsi, l’inazione che la caratterizza ti impedisce un approccio più funzionale al tuo benessere;
 
Ti adatti: la risposta migliore che puoi avere davanti ad una circostanza. 
Con questo approccio punti a minimizzare l’impatto a livello mentale, in modo da mitigarne i picchi emotivi e trarre vantaggio dal trovare le connotazioni positive di ciò che sta accadendo.
Per quanto puoi spesso trovarti razionalmente d’accordo con te stess*, a volte puoi percepire che una parte di te è come se ti remasse contro.
 
Comprendere profondamente queste dinamiche insieme ad un life coach professionista può condurti al raggiungimento di mete che altrimenti raggiungeresti in tempi decisamente più dilatati.

Modi in cui potresti resistere a cambiare

I motivi per cui percepisci resistenza al cambiamento possono essere numerosi. Qui ti cito i 10 principali, in modo che tu possa comprendere meglio:

1. Hai paura dell’ignoto

L’incertezza associata ai cambiamenti è comune e può essere spaventosa, poiché spesso sappiamo poco di quello che ci aspetta dopo. 
 
Di conseguenza, molte di queste persone si concentrano solo sulle possibili conseguenze negative di un cambiamento (sono gli scenari che più riusciamo a ricordare, purtroppo). 
 
Se però questa incertezza è troppo elevata e senti la tua capacità di gestirla è carente, questo può generare in te una forte resistenza. 
 
Tuttavia, se riesci a sostituire la paura con la fiducia, puoi iniziare a considerare anche le potenziali opportunità positive – dirette e indirette – che un cambiamento può portarti. 
 
Questo tipo di resistenza è particolarmente comune tra le persone con una mentalità rigida o che hanno pochi strumenti per gestire l’incertezza. 
 
Ad esempio, la paura dell’ignoto può manifestarsi quando si deve parlare in pubblico per la prima volta, perché si teme di non sapere cosa dire, dimenticare il discorso, essere giudicati o fallire.
 

2. La tua attuale propensione al rischio è bassa

Spesso, i cambiamenti implicano un alto rischio che alcune persone sono indisposte ad assumersi, il che può generare una forte resistenza. 
 
Questo tipo di cambiamento richiede di uscire dalla tua “zona di comfort” e abbandonare la sicurezza, creando un senso di intensa paura. 
 
Ad esempio, una persona con bassa propensione al rischio preferirà investire le sue risorse economiche in un’attività a basso rendimento ma più sicura rispetto ad un’attività ad alto rischio ma potenzialmente più redditizia.
 

3. Sei pigr*

Per apportare una trasformazione nella nostra vita, dobbiamo impegnarci ad apprendere cose nuove, fare azioni concrete e superare le pressioni esterne, oltre alle nostre paure e resistenze. 
 
Puoi motivarti considerando la difficoltà di rimanere nella tua situazione attuale, anziché concentrarti esclusivamente sulla fatica che comporta il cambiamento voluto. 
 
In altre parole, per fare un cambiamento, dobbiamo superare le sfide e le difficoltà, perché rimanere nella stessa situazione può essere altrettanto difficile. 
 
Per farti un esempio pertinente, prendiamo una persona che vuole perdere peso e migliorare la sua salute.
 
Spesso, per farlo deve apprendere nuove informazioni (conoscere i cibi sani e quelli da evitare, gli esercizi fisici più efficaci da svolgere e ottimizzare il suo riposo) e fare nuove azioni concrete per creare nuove abitudini. 
 
Superando le pressioni esterne, affrontando le sue resistenze e paure, troverà la sua motivazione al cambiamento per ottenere il futuro migliore che può ed eviterà problemi di lungo termine.
 

4. Hai capito poco la situazione

Spesso, quando siamo confrontati con un cambiamento inaspettato, è davvero impegnativo capire cosa stia accadendo. 
 
La maggior parte delle trasformazioni presenta delle lacune che devono essere colmate per comprenderlo. 
 
Se queste lacune rimangono incolmate perché fatichi a trovare un senso profondo al cambiamento imminente, è molto probabile che cercherai rifugio in ciò che già conosci e che ha già senso per te. 
 
Immagina qualcuno che deve usare un nuovo sistema informatico per la gestione dei progetti al lavoro ma ci capisce ben poco.
 
Si può sentire confuso e insicuro ed è probabile che preferisca continuare ad usare il vecchio sistema. 
 
Ecco che questa resistenza rallenta l’adozione del nuovo sistema e può ostacolare il suo lavoro e quello dell’intero team.
 

5. Ti senti in sovraccarico

Anche le persone più adattabili e flessibili possono provare una certa resistenza quando si trovano di fronte a numerosi cambiamenti, soprattutto se repentini. 
 
Ognuno di noi ha una personale soglia di tolleranza all’incertezza.
 
Se ti trovi di fronte a troppi cambiamenti importanti o critici in un breve lasso di tempo, è comprensibile che tu possa sentirti mentalmente ed emotivamente sopraffatt*. 
 
Potresti finire per opporti ad ulteriori cambiamenti, anche quelli di natura positiva o di minore importanza per te. 
 
Per citarti un esempio, una persona potrebbe sentirsi sovraccaricata se nel giro di pochi mesi perde il lavoro, si trasferisce in una nuova città e deve affrontare la fine di una relazione sentimentale importante.
 

6. Sei culturalmente influenzat*

La resistenza al cambiamento può derivare dalle nostre convinzioni, valori, preconcetti e stereotipi condivisi dalla cultura a cui apparteniamo. 
 
La nostra identità personale si basa in parte sulla visione del mondo che condividiamo con il nostro gruppo sociale. 
 
Di conseguenza, se un cambiamento minaccia i tuoi valori, aspettative o credenze, puoi sviluppare resistenza come meccanismo di difesa per proteggere quella parte della tua identità. 
 
Ad esempio, può esserci una forte resistenza a cambiare una pratica radicata nella cultura aziendale, come il vestirsi casual il venerdì, perché questo potrebbe minacciare la nostra appartenenza e l’identità culturale condivisa.
 

7. Neghi l’evidenza della realtà

Talvolta, i cambiamenti comportano conseguenze all’apparenza inaccettabili o inaffrontabili. 
 
Se sei mentalmente impreparat* ad affrontare le possibili conseguenze, potresti attivare meccanismi di difesa molto poco adattivi come la negazione, rifiutandoti di riconoscere ciò che sta accadendo e negare il cambiamento. 
 
Come esempio, immaginiamo una persona che potrebbe pensare evitare la realtà continuando a rimanere in una relazione che sta finendo.
 
In tale situazione, questa nega che il partner voglia lasciarla e continuerebbe a comportarsi come se tutto fosse normale.
 

8. Difendi troppo la tua situazione attuale

Ci sono vantaggi che spesso sono meno evidenti e che ci impediscono di riconoscere la vera e principale utilità del cambiamento: c’è difficoltà ad accettare i cambiamenti e si tende ad ancorarci in un punto, per quanto esso possa risultare poco vantaggioso. 
 
Viene chiamato “guadagno secondario”, ovvero la possibilità di restare in una situazione svantaggiosa, ma che ti esenta dall’affrontare altre tematiche per te più difficili. 
 
Ad esempio, può capitare di rimanere in un lavoro insoddisfacente solo per evitare di affrontare la paura di cambiare carriera. 
 
Tuttavia, chiedendoci quali siano i possibili guadagni nel perdere questi vantaggi, possiamo aprirci a nuove opportunità.
 

9. Dai la colpa ad altri

Il ruolo della vittima può risultarci comodo e deresponsabilizzante, perché è sicuramente più facile addossare la colpa per il nostro malessere a qualcun altro piuttosto che assumersi la responsabilità di cambiare qualcosa in noi per migliorare la situazione.
 
Ovviamente, le difficoltà esistono, ma possono diventare un valido motivo per farti diventare pro-attiv* nella situazione che vuoi migliorare. 
 
Prenderti la responsabilità delle tue questioni da risolvere è impegnativo, ma questo può portarti ad un reale cambiamento e aiutarti a risolvere i tuoi problemi.
 

10. I tuoi interessi sono contrastanti tra loro 

La difficoltà ad accettare il cambiamento può essere basata sulla ragione e consapevolezza, specialmente quando ci rendiamo conto che un cambiamento avverso potrebbe influire negativamente sui nostri obiettivi, interessi o desideri. 
 
In questa situazione puoi percepire il senso di scarso allineamento con i tuoi valori ed è importante che tu li insegua al meglio. 
 
Ad esempio, la riduzione delle opportunità di lavoro potrebbe generare una resistenza razionale poiché potrebbe danneggiare i nostri interessi professionali. 
 
In tali casi, la resistenza al cambiamento è razionale perché è una risposta comprensibile alle circostanze avverse.
La resistenza al cambiamento può essere determinata dalla varietà di fattori che ti ho appena elencato. 
 
Tuttavia, se sei in grado di superare queste resistenze, puoi aprire la porta a nuove opportunità e realizzare il tuo potenziale.
 
Sperimentare nuove esperienze, apprendere cose nuove, superare le paure e le pressioni esterne, possono essere la chiave per costruirti un futuro migliore
 
In sintesi, il cambiamento non è mai facile, ma è spesso necessario per la tua crescita personale e professionale.

È possibile gestire la resistenza al cambiamento in modo efficace

La resistenza al cambiamento - È possibile gestire il cambiamento in modo efficace
È la specie che si adatta meglio all’ambiente che lo circonda, a riuscire a sopravvivere: non la più forte e nemmeno la più intelligente, diceva Darwin.
 
Ogni tipo di resistenza può essere gestita con specifiche strategie, studiate per usufruire a tuo favore dei meccanismi stessa ed innescare la tua trasformazione.
 

Ecco a te 5 tecniche concrete ed efficaci per gestire la tua resistenza al cambiamento:

1. Comprendi le ragioni della tua resistenza

Puntando a capire le motivazioni del tuo comportamento frenante e affrontandole direttamente, finirai per abbattere i limiti che ti separano dal tuo obiettivo.
 

2. Apri la mente e/o mantienila aperta 

La tua flessibilità mentale ti permette di adattarti più facilmente a nuove situazioni.
 

3. Trova supporto 

Parlandone con persone a te vicine, colleghi di lavoro – o un life coach ( 😉 – probabilmente potrai ottenere un giusto appoggio, raccogliendo elementi nuovi per i tuoi ragionamenti.
 

4. Meditaci sopra 

Isolandoti da tutti per 5-10 minuti, puoi essere in grado di immaginarti come sarebbe il tuo percorso verso l’obiettivo senza tutte – e dico tutte – le resistenze a cui stavi pensando prima di concentrarti.
 
In questo modo puoi visualizzarti una prospettiva diversa e stimolare il tuo senso di possibilità.
 

5. Riconosci l’energia che stai usando per resistere

In questo modo potresti iniziare gradualmente ad usare la stessa energia che impiegavi per resistere al cambiamento.
 
Citandoti qualche esempi, la capacità di inventare scuse o quella di prendere altri impegni nello stesso slot temporale che potresti usare per quel tuo progetto.
 
Tutto questo, piuttosto che usare queste tue “doti” ed energie contro te stess*.

L’Equilibrio in un mondo in continua trasformazione

Il nostro cervello è progettato per adattarsi ai cambiamenti.
 
In un mondo che evolve costantemente e incessantemente, la capacità di adattarsi diventa sempre più importante per raggiungere il tuo successo e mantenere l’equilibrio nella tua vita.
 
Come life coach, il mio obiettivo è di aiutare le persone come te a superare la resistenza al cambiamento e sviluppare la flessibilità mentale necessaria per adattarti alle nuove trasformazioni.
 
Utilizzando tecniche di mindfulness (te ne parlo in questo articolo) e strumenti di coaching efficaci, possiamo lavorare insieme per raggiungere un equilibrio duraturo e superare le sfide che la vita ti pone continuamente di fronte.

Come puoi motivarti al cambiamento

Per darti un’ulteriore risorsa di valore per la tua crescita, voglio condividere ora con te alcune strategie che puoi attuare sin da subito per stimolare la tua auto-motivazione e affrontare al meglio – e con più leggerezza – i tuoi prossimi cambiamenti:

1. Trova tutti i tuoi motivi 

Trova e scrivi su un foglio i motivi che ti portano a scegliere la strada del cambiamento che stai affrontando, quelli che istintivamente senti essere i più importanti e tienilo in un posto a te visibile;
 
(Tieni a mente che l’istinto funziona quando stai particolarmente bene, senza particolari ed impellenti bisogni, che possono altrimenti compromettere il modo in cui compi le tue scelte!) 
 

2. Proiettati nel tuo futuro

Visualizzati tra 5-10 anni e scrivendo su un foglio come sarà la tua vita se apporti o no il cambiamento in questione.
Considerando anche cosa penserai di te e cosa otterrai quando avrai raggiunto il tuo obiettivo per il quale ti stai impegnando;
 

3. Inserisci il cambiamento in cima alle tue priorità

Iniziando a compiere scelte più impegnative, con la consapevolezza di voler fare progressi costanti nel tempo;
 

4. Individua ogni azioni da compiere

Sia sul piano mentale che comportamentale, per conquistare il tuo obiettivo, redigendo una lista scritta a penna su un foglio bianco;
 

5. Prendi in considerazione i pro e i contro

Considera sia quelli nel breve che nel lungo periodo – inerenti al cambiamento da compiere, incolonnandoli su un foglio uno a fianco all’altro, per avere così una visione più chiara del tuo percorso;
 

6. Chiarisci tempestivamente eventuali perplessità 

I dubbi che ostacolano il tuo percorso vanno rimossi, scrivendoli inizialmente su un foglio in modo da da diminuirne l’impatto all’interno della tua mente e monitorati prendendo nota delle tue sensazioni a riguardo;
 

7. Scomponi l’obiettivo principali in fasi più piccole

È assodato che se dividi una grande scalata in varie tappe, la percepirai di sicuro più fattibile e la avvicinerai maggiormente alle tue possibilità;
 

8. Stabilisci delle mete giornaliere da raggiungere possibili per te

In questo modo puoi stimolare la tua auto-motivazione e rendendo più facile e possibile il tuo arrivo all’obiettivo;
 

9. Mantieni il focus anche nei periodi più impegnativi

Perché è normale che durante un percorso di crescita si possa cadere e l’importante è coglierne gli insegnamenti e proseguire per la tua strada;
 

10. Agisci ogni giorno verso il tuo obiettivo 

Accorgendoti del solo fatto di star agendo verso dove vuoi arrivare, ogni giorno, ti può fornire la conferma che la meta si sta avvicinando sempre di più a te. 
 
Semplice quanto efficace.
Nel caso tu ti stia chiedendo il perché ti abbia invitato proprio a scrivere su carta con la penna, ti rispondo subito: scrivere è un’azione psico-neuro-motoria.
 
In breve, è un atto che ti aiuta meglio a prendere coscienza e a memorizzare rispetto a scrivere su un supporto digitale (puoi leggere la ricerca scientifica qui).
 
Succede questo perché stimola simultaneamente la tua psiche, il tuo cervello e il tuo apparato locomotore, creando un’attività sinergica.

Abbattere la tua resistenza al cambiamento è più che possibile 

La resistenza al cambiamento - Abbattere la tua resistenza al cambiamento è più che possibile

In questo articolo piuttosto ricco di elenchi molto utili per delucidarti sulla resistenza al cambiamento, concludo dicendoti che:

Cambiare è impegnativo e puoi farlo. Senza cambiamento, non c’è crescita personale.

 

Nel caso tu voglia più informazioni sul mondo del coaching, ti invito a visionare il prossimo articolo dove ti parlo delle emozioni e come gestirle per sentirti meglio.

Altrimenti, puoi passare ora ai fatti e scrivermi per concordare la tua prima sessione introduttiva insieme al mio supporto come life coach!

A presto,
 
Michael.

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