I primi utilizzi del termine coach risalgono addirittura al XIX secolo, quando gli studenti universitari inglesi lo utilizzavano per riferirsi ai loro tutor.
È vero che l’accezione di questo termine era leggermente diversa rispetto al coaching più moderno.
È anche vero che il ruolo di questi tutor è più simile di quanto si possa immaginare a quello dei coach di oggi.
I tutor universitari, infatti, accompagnavano gli studenti – esame dopo esame – sia da un punto di vista contenutistico e accademico, sia da un punto di vista psicologico.
Secondo l’ICF (International Coaching Federation), il coaching è: “Una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale. […]
Nel coaching si osserva “dove si trova il cliente oggi”, quale sia la situazione attuale di partenza, e si definisce, in comune accordo, ciò che egli è disposto a fare per raggiungere “la meta in cui vorrebbe trovarsi domani” definendo indicatori di risultato.”
Dal termine inglese “To coach”, significa affiancare una persona durante la sua crescita e performance, nella scoperta e raggiungimento dei suoi desideri e durante lo sviluppo di una maggiore consapevolezza della sua vita.
Come richiesto dal Ministero dello Sviluppo Economico, non rientra nella professione di psicologo ai sensi dell’art. 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56..
Il life coach è una persona che fornisce supporto strategico e responsabilità mentre chiarisci, persegui e raggiungi i tuoi obiettivi personali.
È il professionista qualificato per ascoltarti, capirti e guidarti per valorizzare le tue potenzialità e velocizzare la tua crescita personale.